1° TROFEO VITTO'

CHIVASSO - Sabato 20 maggio Ennio Campostrini si è aggiudicato il 1 Trofeo Vittò, torneo interregionale a filotto 60 organizzato dal Csb Dlf di via Tonengo: il "pro"di Romano Canavese ha regolato nella finalissima il portacolori del Cavallino Rosso Angelo D'Angelo. Al terzo posto si è classificato il ligure Ivo Grazzini, in forza al Centro del Biliardo di Savona che ha preceduto nella classifica generale Antonio Liperoti del Leo di via Ala di Stura.


da sinistra: Antonio Liperoti, Ennio Campostrini, Angelo D'Angelo e Ivo Grazzini

La gara, diretta da Rosolino Iacò, ha contato sulla partecipazione di circa 250 giocatori del Circo Verde nazionale con la presenza nel tabellone conclusivo del Nazionale Pasquale Placido (New Olimpic), dei Master Piero Antonio Ciccarelli (Cavallino Rosso), Andrea Bellinello (Leo), Rino Cirillo (Massaua), Giuseppe Sperti (Astoria) e del neo-campione provinciale Luigi Betti (Il Filotto) integrate da nuove realtà come Fabio Chiappori della Nuova Accademia Fiorentina e dal ligure Togniettaz.

Nel corso del primo turno, uscivano dal lotto dei pretendenti Armando Passamonte chiuso dal cuneese Crosetto, Pasquale Placido, sconfitto da Giordano Pianezzola (Paradiso Rivoli), il vercellese Valerio, Silvano Budel (SV) che perdeva il derby con Grazzini, Sperti fermato da "Carlin" Sandri ed il sempre temibile Gianfranco Condello (BI); Campostrini iniziava la corsa che l'avrebbe portato sul gradino più alto del podio battendo Betti, Chiappori e Grazzini prima dello scontro finale con D'Angelo; quest'ultimo, che ricordiamo primo nello scorso week-end a Bussoleno in coppia con Gianni Alice, escludeva nell'ordine Palmiro Liperoti (The Best), il savonese Gaetano Fiore, il vincitore del Rouge et Noir Antonio Del Core, e Antonio Liperoti.

Due grandi stecche davano vita ad uno spettacolare incontro che onorava l'altissimo livello tecnico di tutto il torneo con fasi alterne e giocate di grande contenuto a conferma della bravura e completezza di D'Angelo e della classe innata di Campostrini che è senza ombra di dubbio la punta di diamante del biliardo sportivo torinese.